Prima di iniziare alla grande , vi spiego brevemente
questa mia idea per un progetto a lungo termine. Dopo essermi messa di fronte
alla mia libreria mi sono accorta di quanto sia strapiena di libri e di appunti
dell’università, informazioni importanti che passano in secondo piano una volta
concluso il percorso formativo. Ho deciso di creare così una rubrica chiamata
“il mercoledì d’autore” , in cui, ogni mercoledì, l’articolo che scriverò avrà
come soggetto un architetto/designer o un prodotto/azienda importanti per il
settore. È un modo per creare delle schede in modo chiaro e sintetico su chi ha
fatto parte di questo affascinate mondo legato alle arti. Spero la mia idea sia
gradita … Buona lettura!
MIES VAN DER ROHE
BIO:
Aquisgrana, 27 marzo 1886 - Chicago, 17 agosto 1969
Riassumere brevemente la vita di personaggi importanti è
sempre un’ardua impresa, ripercorriamo quindi quelli che sono stati i momenti
più importanti della vita e della formazione di uno dei più grandi maestri
dell’architettura. Figlio di uno scalpellino , ben presto si trasferisce a
Berlino dove lavora come capo cantiere e inizia a disegnare mobili. Frequenta
la scuola di belle arti e si trova poi a lavorare con gli architetti più
influenti dell’epoca ( Gropius, Le Corbusier , Mayer , Behrens ). Inizia da qui
la carriera di Mies Van Der Rohe che progetterà nella sua vita una serie di
edifici anche molto diversi tra di loro, dalle case unifamiliari, grattacieli e
abitazioni popolari , operando in una delle città più ricche di quel periodo
ovvero Chicago.
FILOSOFIA:
Rientra nella corrente del Razionalismo, e più specificatamente
di quell’architettura che viene denominata scientifica, in quanto fortemente
tecnologica ed antiemotiva, che lascia poco spazio all’estetica, come la
intendiamo noi oggi. Il suo concetto di estetica è caratterizzato fortemente da strutture
portanti ben visibili, metodo e ordine. E’il primo grande sostenitore degli
arredi inglobati alle pareti che noi oggi definiamo “su misura” . Importante è
la presenza di specchi d’acqua come nel Padiglione di Barcellona, in quanto
questi hanno il potere di “raddoppiare l’architettura”.
Le parole chiave dei suo lavori sono : semplicità ed essenzialità
FOCUS:
Il Padiglione di Barcellona è stato costruito in vista
dell’Esposizione Universale del 1929 . Questo progetto è stato influenzato
fortemente dall’architettura giapponese, probabilmente per la scelta ,
originale in quel periodo; di utilizzare uno schema a pianta libera in cui le
divisioni degli spazi sono state fatte principalmente con pareti scorrevoli in
legno e altre materiali leggeri. I materiali principali utilizzati nel progetto
sono il legno e il marmo, più precisamente l’onice. Per questo progetto è stata
disegnata la sedia destinata a diventare una tra le più famose, nella storia
del design, la Poltrona Barcellona.
Le foto , ormai datate, non rendono troppa giustizia alla
belle di questi progetti.
ALTRE
OPERE:
Seagram Building
Seagram Building
Casa Farnsworth
Casa Farnsworth
Crown Hall
Casa Tugendhat
Casa Tugendhat
Casa Tugendhat
CITAZIONI:
"Nella sua forma più semplice l'architettura è ancorata a considerazioni assolutamente funzionali, ma può ascendere attraverso tutti i livelli di considerazione fino alla più alta sfera di esistenza spirituale, nel regno della pura arte"
"Less is more"
"Le opere sono necessarie in se stesse e in quanto parti di un ordine genuino. Si può ordinare soltanto ciò che è già in sé ordinato. L'ordine è qualcosa di più dell'organizzazione. L'organizzazione è la determinazione della funzione. L'ordine invece è attribuzione di significato"
C.
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